Per
Araldo di Crollalanza
un
anniversario sotto silenzio
Se
non fosse stato per il necrologio, a pagamento, pubblicato sulla
«Gazzetta» del 18 gennaio scorso, il trentesimo anniversario della
scomparsa del senatore Araldo di Crollalanza, sarebbe passato del
tutto inosservato e sepolto nel più colpevole oblio generale. La
ricorrenza avrebbe dovuto avere, invece, una maggiore attenzione da
parte dei media locali, per i grandissimi meriti che vanno ascritti
alla sua persona per quanto Egli ha fatto per Bari e la Puglia
intera. Per
tutti coloro che hanno dimenticato che non conoscono le vicende
personali del barese Araldo di Crollanza va ricorda che fu, durante
il ventennio fascista, deputato al Parlamento, podestà di Bari,
sottosegretario di Stato e poi ministro nel dicastero dei lavori
pubblici. In tali vesti si adoperò attivamente contribuendo insieme
ad altri validi personaggi locali allo sviluppo e trasformazione
epocale della città di Bari. Infatti furono realizzate sotto la sua
spinta istituzioni ed opere pubbliche quali l’università degli
Studi, la Fiera del Levante, il Porto Nuovo, il Lungomare,
dall’ingresso monumentale della FdL fino all’imponente edificio
della caserma «Bergia» dei Carabinieri e gli altri palazzi pubblici
che lo impreziosiscono, lo Stadio della Vittoria,
il Policlinico, nonché i canaloni Lamasinata e Valenzano ed altro.
Dopo la guerra fu sottoposto a processo per essere epurato dalla vita
pubblica avendo ricoperto cariche pubbliche durante il ventennio
fascista ma fu totalmente scagionato da ogni imputazione ed assolto
per la cristallina onestà e concretezza dimostrate durante
l’esercizio delle sue funzioni. Ritornò alla vita pubblica e fu
consigliere comunale di Bari dal 1956 al 1976. I baresi tutti
compresi anche quelli di altro coloro politico, lo hanno sempre
votato quale senatore della Repubblica, carica mantenuta sino alla
sua morte e ciò in segno di eterna gratitudine per quanto operato a
vantaggio della città di Bari.
Ciò
per non dimenticare.
Gazzetta
del Mezzogiorno del 28-01-2016
Lettera di Vincenzo De Giosa - Valenzano (Bari)
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Lettera di Vincenzo De Giosa - Valenzano (Bari)
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