sabato 20 giugno 2009

Quando in piazza Massari sorgeva la “porta reale”
E poi chiesa, un’osteria e una beccheria

Una piazza, situata in un punto centrale del quartiere Murat di Bari, è intitolata al nome di Giuseppe Massari, che fu un personaggio ottocentesco di grande rilievo, del quale si è in più occasioni scritto in queste pagine, per cui non sembra necessario soffermarsi ancora su di lui, mentre invece appare più opportuno fare cenno di qualcuna delle numerose e interessanti notizie riguardanti detta piazza, che non sono forse note alla maggior parte delle persone.
Vale ricordare, ad esempio, che, sino ai primi anni dell’Ottocento, lungo la fila dei fabbricati compresi fra il castello e il palazzo della Prefettura, correva uno spezzone delle antiche mura e che, in corrispondenza del punto in cui ora scorre la strada che fiancheggia il giardino Isabella d’Aragona, sorgeva la porta principale della città, detta “reale” o “di Napoli”. La vasta area antistante doveva essere sicuramente sgombra da ostacoli che potessero impedire la visuale ai soldati incaricati di vigilare sulla sicurezza dell’abitato.
Curiosando nei superstiti volumi delle conclusioni dell’Università, si apprende che, nella seduta del 25 febbraio 1513, fu deciso di ricostruire la porta predetta, così come aveva ordinato la Duchessa, e che, per prima cosa, si pensò a reperire la somma di 100 ducati, occorrenti per eseguire l’opera; fu anche deliberato di risarcire un certo Cola de Casamaxima, che possedeva un orto al centro della zona interessata, ed un tale Luca Imbembo, proprietario di una bottega posta lì vicino; Hieronimo de Bitonto avrebbe fatto da cassiere e Cola de not. Hercule sarebbe stato il sovrastante ai lavori.
Nello spazio prospiciente la porta, poteva allora esserci, al massimo, qualche modesta casupola, come quella che, nel successivo anno 1534, fu fatta demolire da Giovanni di Guevara, mentre provvedeva al rinforzo delle fortificazioni, salvando solamente una immagine della cosiddetta “Madonna della finestra”, che era appunto protetta da una vetrina e che venne trasferita dentro le mura, là dove ora c’è la chiesa di Santa Maria degli Angeli chiamata appunto “della finestra”.
Inoltre, il contenuto di alcune vecchie pergamene consente di conoscere che, verso il XIII secolo, sull’area dell’odierna piazza Massari, figurava una chiesa e un ospedale di S. Leonardo, un’osteria ed una beccheria, e che lì si dipartivano due strade pubbliche dirette ai vicini paesi.
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Vito A. Melchiorre
"La Gazzetta del Mezzogiorno" del 19 giugno 2009

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